lunedì 14 maggio 2018

1 maggio

1 MAGGIO

Un po' di storia

La festa del lavoro o dei lavoratori ricorre il primo maggio non solo in Italia ma in moltissimi paesi del mondo. La festa cade in questo giorno soprattutto per via di quello che accadde nel 1886 negli Stati Uniti in questo periodo dell’anno: la polizia sparò sui lavoratori in sciopero a Chicago e uccise due persone. I lavoratori scioperavano per il mancato rispetto della legge che istituiva il tetto delle otto ore lavorative al giorno. Nei giorni successivi ulteriori manifestazioni furono represse dalla polizia e culminarono nella manifestazione di Haymarket, la piazza del mercato delle macchine agricole, durante la quale morirono altre persone – manifestanti e agenti – a causa di un attentato esplosivo. I responsabili dell’organizzazione della manifestazione del primo maggio furono arrestati e processati, sette di loro furono condannati a morte – con prove molto traballanti, per non dire inesistenti. Due condanne furono trasformate in ergastoli dal governatore dell’Illinois. Un condannato a morte si uccise in prigione il giorno prima dell’esecuzione. Altri quattro furono uccisi, e secondo le cronache dell’epoca cantarono la Marsigliese prima di morire. Nel 1890 la Seconda internazionale socialista decise di promuovere in tutto il mondo la festa dei lavoratori, il primo maggio.

In Italia la festa dei lavoratori si tiene il primo maggio dal 1891. La festa fu soppressa dal fascismo e fu ripristinata nel 1945.

25 aprile




La Festa della Liberazione si celebra ogni anno il 25 aprile: è dedicata al ricordo per la fine del nazifascismo, nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno: si considera però il 25 aprile come data simbolo.




Un giornale del 25 aprile 1945 con una foto della liberazione di Milano.



LA FESTA DELLA LIBERAZIONE NELL'ARTE


















Il pittore e politico italiano Renato Guttuso rappresentò con grande realismo e capacità evocativa i torturati, i fucilati, i soldati delle stragi e tutta la rivolta degli uomini che combatterono e sacrificarono la loro vita per la libertà.


Poesia
Aprile 1945
Ecco, la guerra è finita.
Si è fatto silenzio sull’Europa.
E sui mari intorno ricominciano di notte a navigare i lumi.
Dal letto dove sono disteso posso finalmente guardare le stelle.
Come siamo felici.
A metà del pranzo la mamma si è messa improvvisamente a piangere per la gioia,
nessuno era più capace di andare avanti a parlare.
Che da stasera la gente ricominci a essere buona?
Spari di gioia per le vie, finestre accese a sterminio,
tutti sono diventati pazzi, ridono, si abbracciano,
i più duri tipi dicono strane parole dimenticate.
Felicità su tutto il mondo è pace!
Infatti quante cose orribili passate per sempre.
Non udremo più misteriosi schianti nella notte
che gelano il sangue e al rombo ansimante dei motori
le case non saranno mai più cosi ‘ immobili e nere.
Non arriveranno più piccoli biglietti colorati con sentenze fatali,
Non più al davanzale per ore, mesi, anni, aspettando lui che ritorni.
Non più le Moire lanciate sul mondo a prendere uno
qua uno là senza preavviso, e sentirle perennemente nell’aria,
notte e dì, capricciose tiranne.
Non più, non più, ecco tutto;
Dio come siamo felici                                                                                         Dino Buzzati

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25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.

Enzo Biagi  
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